lunedì 21 aprile 2008

recensioni


Le recensioni di Lisa Parola e Angelo Mistrangelo, che ringrazio.
S
ogni e vite sospese

TO.7

LA STAMPA

ARTE 79

«L’altro giorno/ho perso un mondo/qualcuno lo ha trovato?»

. Sono i versi della poetessa americana Emily Dickinson
che ci
piace affiancare alle immagini di Marco Cazzato
esposte dal 4 aprile allo spazio Azimut in piazza Palazzo
di Città 8(or.:lun-sab.14,30-18,30, info.:www.asso-ciazioneazimut).
C’è un mondo nei suoi lavori di illustrazione come nelle sue pitture,
un mondo dove si inseguono sogni inquieti e immagini sospese.
Donne e uomini che si perdono in una vertigine, in quella strana sensazione di
mancamento, sbalordimento, stordimento che provoca nel soggetto la sensazione
di ruotare o cadere o di vedere l’ambiente intorno muoversi.
Quello di Cazzato è un mondo di sogni nei quali i pensieri si frammentano in lettere libere,le case diventano strani cappelli e gli uomini hanno testa di pesci e uccelli. Sono segni semplici,zone di colore che si affiancano e diventano fili di fumo che raccontano di ragazze che tirano fili persi nel nulla,di uomini poggiati al fianco di balene; leggeri giri di giostra, sono segni che diventano onde,profili,ma anche architetture, nuvole o labirinti di mondo dove ci si perde in un inizio di racconto.
Il mondo di Marco Cazzato è tutto qui: in quello stare sospesi a guardare le cose del mondo da un po’ più in là, un po’ più giù, un po’ più vicino.
Marco Cazzato dal 2003 si dedica completamente all’illustrazione e collabora con
enti, associazioni e case editrici, tra queste Carta, Fernandel, La Stampa e Tuttolibri.
La mostra è accompagnata da testi di Guido Curto e Cynthia Sgarallino.

LISA PAROLA


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